Arbatax e Tortolì
Baciate da un mare trasparente e cristallino, protette da montagne imponenti, sormontate da un cielo sempre limpido, Tortolì e Arbatax rappresentano due delle più affascinanti perle della costa centro-orientale sarda. La storia, l'arte, le bellezze naturalistiche che costellano ogni angolo dei due centri, parlano di un passato antichissimo, le cui radici affondano nel Neolitico.
Attratti dall'abbondanza di risorse idriche e alimentari offerte dal territorio, i primi abitanti del luogo decisero di mettere radici su questo lembo di terra, lasciando tracce ancora ben visibili e molto apprezzate dai turisti che ogni anno decidono di trascorrere le proprie vacanze in Ogliastra: sono circa duecento, infatti,i Menhir, le Domus de Janas, i Nuraghi e i Pozzi Sacri sparsi all'interno del territorio che, nonostante il passare dei secoli, conservano la propria suggestiva bellezza.
L'origine dei toponimi dei due centri è controversa. Lo studioso Giovanni Spano, nel 1872, ipotizzava che Tortueli non fosse altro che la corruzione di Portus Ilii, dal latino ilienses, abitanti dei monti vicini. Altre fonti individuano la probabile derivazione dal termine Portu associata al suffisso Elia. Da qui la denominazione Portuelie (porto di Sant'Elia), trasformata successivamente in Tortohelie dai conquistatori Pisani. Per alcuni invece, il toponimo Tortolì significherebbe semplicemente "Il paese delle tortore". Il nome Arbatax, invece, deriverebbe dall'arabo arba'at 'ashar (quattordicesima torre), numero che potrebbe indicare la quattordicesima fortificazione di avvistamento che domina il bel lungomare del villaggio.
Fermandosi a scambiare due chiacchiere con i residenti di Arbatax, è possibile notare la presenza di cognomi di chiara origine campana.
Nel 1800, infatti, alcuni pescatori Ponzesi decisero di stabilirsi nel territorio Arbataxino, attratti dalla pescosità delle acque e dall'ottima posizione delle coste ogliastrine. Ancora oggi, le nuove generazioni
di pescatori Ponzesi e Tortoliesi contribuiscono attivamente al benessere della Comunità. La pesca, così come l'agricoltura e l'artigianato manifatturiero, agroalimentare e meccanico, rappresenta attualmente uno dei settori peculiari dell'economia Ogliastrina.
Gli agrumeti, presenti in gran quantità all'interno del territorio, riempiono il centro di profumi e colori, regalando ai più golosi dei succosissimi frutti.
Numerose e di rara bellezza, le incantevoli spiagge del litorale di Arbatax-Tortolì.
Baie argentate, acque pulite e cristalline e panorami mozzafiato si fondono per creare un mix indimenticabile di emozioni.
Decine di affascinanti oasi di pace accolgono i visitatori in un ambiente ricco di sorprese: il tour paradisiaco ha inizio a Cea con i suoi Faraglioni, spiaggia situata all'estremità sud del Comune di Tortolì, che con le sue sabbie bianche e finissime rappresenta una delle mete più gettonate dagli amanti del mare e dei bagni di sole. Procedendo verso nord, un viottolo immerso nella fitta vegetazione conduce al Golfetto, piccolo gioiello incastonato tra le rocce, frequentato ogni anno da decine di bagnanti attratti dal fascino esotico del luogo.
Non molto lontano il litorale di Orrì, chilometri di spiagge bianchissime delimitate da scogliere e circondate dal verde. Il meraviglioso tour prosegue fino alle spiaggia di Zaccurru, piccola insenatura all'interno della quale i piccoli amici a quattro zampe hanno la possibilità di rinfrescarsi e giocare in totale spensieratezza.
A pochi metri di distanza troviamo la spiaggia del Basaùra, che si estende per pochi chilometri fino a incontrare la baia di San Gemiliano, sormontata dal piccolo promontorio omonimo sul quale svetta, fiera e maestosa, la "tredicesima torre" saracena (Taratasciar in arabo), struttura risalente al primo quarto del XVII secolo, che rappresenta una delle mete più amate dai turisti di tutto il mondo.
A nord del promontorio, un piccolo paradiso sabbioso accoglie i turisti. Adagiata dolcemente tra il promontorio di San Gemiliano e l'estremità sud del promontorio di Bellavista, l'insenatura di Porto Frailis regala emozioni uniche. Da un lato la torre, dall'altro foreste di eucalipti e davanti un tratto di mare trasparente: una full immersion di magia e relax, che solo pochi luoghi al mondo sono capaci di offrire. Al di là della scogliera che delimita la baia, nuove sorprese attendono gli amanti del mare.
All'ombra del colle di Batteria, sito storico di grande importanza per la presenza di trincee e casematte risalenti alla Seconda Guerra Mondiale, infatti, un'insenatura rocciosa fa bella mostra di sè lasciando i visitatori senza fiato e senza parole: è la splendida spiaggia di Cala Moresca, alla quale si accede attraverso una gradinata costruita tra gli alberi della pineta circostante. Ma le sorprese non sono ancora finite: sono sufficienti pochi chilometri per raggiungere uno dei monumenti naturali più rappresentativi di Arbatax: davanti a un mare dalle mille tonalità di blu, gli Scogli Rossi colgono di sorpresa i turisti e i Tortoliesi.
Una bella finestra scavata nella roccia, regala la possibilità di con-templare il mare attraverso una cornice dalle linee perfette.
Gli scogli di porfido, noti in tutto il mondo per la loro bellezza, rappresentano l'ennesimo miracolo che la natura ha voluto donare al territorio Ogliastrino, attirando quotidianamente decine di persone. Voltandosi indietro e percorrendo un centinaio di metri, la piccola caletta dei Genovesi protegge le imbarcazioni dei Diportisti Arbataxini.
Una targa commemorativa all'interno del porticciolo, riempie l'atmosfera di importanti spunti di riflessione. Sulla lapide tredici nomi.
Si tratta di uomini, donne e bambini nati in anni diversi, ma morti tutti lo stesso terribile giorno: il 23 aprile del 1943. Quel terribile giorno, infatti, una pioggia di bombe provenienti dal cielo, spezzò il silenzio del villaggio di pescatori portando morte e distruzione e lasciando gli Arbataxini nella disperazione. Oltre il porticciolo, in lontananza, la bella spiaggia della Capannina permette ai visitatori di godere di un posto d'onore dal quale è possibile ammirare l'Isolotto, situato a poche miglia di distanza, e l'intero villaggio di Arbatax, all'interno del quale spiccano la Torre spagnola San Miguel, recentemente ristrutturata, l'antica lanterna di costruzione francese del Faro di Capo Bellavista e la bella Chiesa parrocchiale di Stella Maris, uno dei tanti luoghi di culto della città.
Non molto lontano troviamo la Chiesa parrocchiale di San Giorgio, che con la sua cupola ottagonale svetta tra le case del Villaggio Cartiera, mentre a Tortolì è possibile visitare la Cattedrale seicentesca di Sant'Andrea (Santo patrono di Tortolì), la piccola Chiesa di Sant'Anna e le Chiese parrocchiali di San Giuseppe e Sant'Antonio Abbate. Più lontane dai centri abitati, le chiesette campestri di San Gemiliano, San Lussorio e San Salvatore accolgono i visitatori permettendo loro di immergersi in location ricche di fascino e spiritualità.
Tra le vie del paese, all'interno di molte delle curatissime aree verdi Tortoliesi, gli appassionati di arte contemporanea potranno ammirare le sculture di alcuni dei più noti artisti italiani e stranieri, tra i quali compaiono Staccioli, Nagasawa e l'Ogliastrina Maria Lai (Su Logu e s'Iscultura).
Le bellezze di cui il territorio è ricchissimo, hanno reso Tortolì e Arbatax due dei centri più gettonati per i vacanzieri di tutto il mondo, che al loro arrivo potranno trovare hotel e ristoranti per tutte le tasche, locali notturni e attività commerciali che gli amanti dello shopping certamente apprezzeranno. Una vasta gamma di possibilità per le attività del tempo libero non lascerà spazio alla noia.
Impossibile, infatti, stare con le mani in mano durante l'estate Tortoliese: le giornate degli amanti della natura e delle gite fuoriporta saranno scandite da appuntamenti imperdibili.
Primo tra tutti, un bel tour con varie tipologie di imbarcazioni che condurranno gli amanti del mare verso coste selvagge e incontaminate.
Interessante e divertente per grandi e per piccini, la visita guidata alla Peschiera di Tortolì, dove alcune guide accompagneranno i visitatori alla scoperta delle fasi dell'allevamento e della lavorazione delle specie ittiche che popolano le acque dello stagno circostante.
I turisti inoltre, non potranno rinunciare alla meravigliosa gita sul Trenino Verde, che li accompagnerà verso mete un po' diverse da quelle offerte solitamente dai tour operator, offrendo loro la possibilità di conoscere una nuova faccia, quella meno nota, ma altrettanto affascinante, del territorio Ogliastrino.
Non solo mare dunque, ma anche fresche montagne, aria frizzantina e boschi lussureggianti, all'interno dei quali gli amanti della natura avranno la possibilità di trovare una ricchissima varietà di specie vegetali e animali uniche al mondo.
Tortolì e Arbatax sono questo e tanto tanto altro. Molto è stato detto e scritto sul territorio e sulle sue inestimabili ricchezze e forse è arrivato il momento di lasciare che siate voi a scoprire tutto il resto.
Venite a vedere con i vostri occhi, non ve ne pentirete!
(Claudia Pilia per InfoPoint Arbatax)